22 citazioni di autori vari
Un uomo vale quanto la sua parola.
Aveva i galloni nel cervello e non sulla berretta.
Di tutto conosciamo il prezzo, di niente il valore.
L'inchino che si fa ai nani deve essere molto basso.
Il valore delle cose si misura dai sacrifici necessari per ottenerle.
L’uomo veramente grande è colui che fa sentire grande ogni altro uomo.
Non la forza, ma la costanza di un alto sentimento fa gli uomini superiori.
Tutti i nostri valori hanno dei limiti. Ed è difficile tracciare questi limiti.
Non nelle parole, non nel pensiero vedo la sua grandezza, ma nella vita e nell'azione.
Ci sono alcuni che fanno gran caso di quello che importa ben poco, e poco caso di quel che vale molto.
Bisogna veramente che l'uomo muoia, perché altri possa appurare, ed ei stesso, il di lui giusto valore.
Il significato di un uomo non va ricercato in ciò che egli raggiunge, ma in ciò che vorrebbe raggiungere.
Valere e saper mostrare di valere significa valere due volte: ciò che non si vede è come se non ci fosse.
Allontanarsi dal mondo, restare sconosciuti e non avere rimpianti: a questo può arrivare solo l'uomo superiore.
La vera misura di un uomo non si vede nei suoi momenti di comodità e convenienza bensì tutte quelle volte in cui affronta le controversie e le sfide.
Ciò che si cerca negli oggetti di valore non è un godimento immediato: essi servono da tramite col prossimo; il loro prestigio deriva da quello di chi li valuta.
Non cercare di diventare una persona di successo, ma una persona di valore. La gente cerca di ottenere dalla vita più di quanto contribuisca ad essa. Una persona di valore dà più di quanto riceve.
La maggior parte delle cose hanno valore solo in quanto soddisfano i bisogni generati dall'opinione. L'opinione sui nostri bisogni può mutare, dunque può cambiare anche l'utilità delle cose, la quale non esprime se non un rapporto fra esse e i nostri bisogni.
Sublime è quell'oggetto nella cui rappresentazione la nostra natura sensibile riconosce i propri limiti, mentre la nostra natura razionale avverte la propria superiorità, la propria libertà da ogni limite; un oggetto dunque contro cui soccombiamo fisicamente, ma su cui ci eleviamo moralmente, vale a dire in virtù delle idee.
Il senso del mondo dev'essere fuori di esso. Nel mondo tutto è come è, e tutto avviene come avviene; non v'è in esso alcun valore ? né, se vi fosse, avrebbe un valore. Se un valore che ha valore v'è, dev'esser fuori d'ogni avvenire ed essere-cosí. Infatti ogni avvenire ed essere-cosí è accidentale. Ciò che li rende non-accidentali non può essere nel mondo, ché altrimenti sarebbe, a sua volta, accidentale. Dev'essere fuori del mondo.
Tutti gli uomini sono filosofi, perché in un modo o nell'altro tutti assumono un atteggiamento nei confronti della vita e della morte. Vi sono quelli che pensano che la vita sia priva di valore perché ha una fine. Non pensano che si potrebbe anche proporre l'argomento opposto: se non vi fosse una fine alla vita, essa non avrebbe valore, ed è il pericolo sempre presente di perderla che in qualche misura aiuta a renderci consapevoli del valore della vita.
Chi ha meriti riconosce anche i meriti altrui. Ma colui a cui manchi ogni pregio e merito desidera che non ce ne siano affatto. L’invidia gli rode il cuore: vorrebbe annientare e sradicare tutti coloro che sono personalmente privilegiati; e se invece li deve purtroppo lasciar vivere, ciò alla condizione che essi nascondano i loro pregi, li neghino del tutto, anzi li abiurino. Questa è la radice dei così frequenti panegirici in onore della modestia. Su ciò si fonda l'esaltazione sproporzionatamente grande di questa virtù, che viene ogni volta aggiunta, da chiunque ardisca elogiare un uomo che si sia distinto in un qualsiasi modo, al suo elogio, per conciliare e placare la collera dei mediocri.